Didona Reserve 2017 rosso 2015 - AOC

Cantina Ceptunes Grombalia

15.00 € ai Soci del Club

grad. alc. 12.5%
bottiglia da 0,75 lt.
cod. 011016

Vitigni

Uve Syrah , Uve Cabernet ,

Descrizione

Ho fatto la conoscenza di questo vino in un pomeriggio di settembre del 2020. Una bella giornata di sole. Cave Ceptunes si stava ripulendo dalla vendemmia e dalla pigiatura. Nelle vasche borbottavano i mosti dei vini 2020.
Ero ospite di Monsieu Ghraba, direttore generale della Cave. Un signore distinto,ospitale, raffinato e orgoglioso dei suoi vini.

Francamente la prima impressione non è stata quella di un grande vino rosso. Ma, attenzione, venivamo da sei assaggi precedenti e il nostro palato si era già praticamente arreso. E, poi, monsieur Chokri, il rosso in frigorifero! No, mai.
Giudizio rinviato in appello perché bisogna dare più di un'occasione al vino per esprimersi al meglio. Ho ordinato, fra le altre, sei bottiglie di Didona Reserve 2017 con l'intento di riprovarlo in un'altra occasione.
L'occasione è venuta a gennaio 2021 , ad Hammamet, in una tiepida sera d'inverno.

Era terminata una giornata tranquilla e serena. Ero nelle migliori condizioni per ritentare l'assaggio. Ho deciso, quindi, di accettare l'invito dei sei soldatini schierati in cantina, uno accanto all'altro.

Temperatura ambiente. Ero solo e, mi direte, non si beve da soli. Ma si degusta da soli per non avere turbative nel giudizio.

Ragazzi, ve lo devo proprio dire, un altro vino. Stiamo parlando di un altro vino.

Ha ragione da vendere Monsieur Chokri ad essere orgoglioso di quello che presenta come il top wine della cantina.
E' un matrimonio ben riuscito fra Syrah e Cabernet Sauvignon e conserva di ciascuno di essi le migliori caratteristiche.
E' un vino elegante. Alla vista è viola intenso. Al naso è ricco e variegato. Profumi di frutti blu ( io ho sentito il prugnolo selvatico e le prugne Santa Clara), poi irrompono gli aromi speziati, su tutti il pepe. E non ce n'è più per nessuno.

Rotondo e lungo al palato. I tannini, ben evidenti, sono perfettamente integrati con il legno di rovere in cui è invecchiato per 15 mesi. Si sa che il legno c'è ma non si percepisce affatto.

E' un vino ruffiano, non smetteresti di berlo.( Io, infatti, la bottiglia l'ho finita prima di mezzanotte)E' un vino intenso già nel colore, ricco di tannino e sostanze aromatiche,sicuramente capace di lungo invecchiamento, grazie anche al Cabernet.
Lunghissimo al palato, esprime nel tempo un bouquet complesso e affascinante.

Darà il meglio di sé da ora in poi, per qualche anno ancora.

Veniamo all'abbinamento.

Ho atteso di rientrare in Italia e il soldatino numero sei è venuto con me alla Trattoria Pautassi, nelle Langhe piemontesi, patrimonio mondiale dell'Umanità.Volevo che si scontrasse con i signori di casa, i Nebbioli.

Ebbene si è sposato magnificamente con i tajarin di Monica, ricchi di ragù d'arrosto.
Poi, divinamente, con uno spezzatino di vitello della Coscia in salsa di vino.

Quindi si sposa perfettamente alle carni rosse; penso alla Sauce de boeuf tunisina o alla selvaggina.
Io, appena ne agguanterò un'altra bottiglia, lo voglio provare con un Castelmagno d'Alpeggio o un Grana 36 mesi o, ma si, qualunque nostro formaggio stagionato.

Ve lo dico sin da subito. Non ho dubbio alcuno sul fatto che Didona Reserve darà il meglio di sé in quell'occasione.
Mantenetevi in contatto con noi. Ve ne parlerò ancora perché in questo vino è racchiusa tutta la forza della terra e del sole tunisino. C'è racchiusa in ogni bottiglia la Tunisia. E dico poco!!!

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